Storia e significato del viola
Nello spettro luminoso, il colore viola è posizionato agli antipodi del rosso e simboleggia l’attitudine ad identificarsi con il prossimo. Il viola evidenzia ed accentua la parte emotiva dell’individuo rendendolo, di conseguenza, fragile e facilmente attaccabile. Il colore viola stimola il desiderio di avere un legame, sia fisico che emotivo, molto intenso con la persona amata. Questo colore accresce, inoltre, la capacità creativa e la fantasia, inibendo, di contro, l’eccesso di razionalità. Il colore viola ha la capacità di rendere la persona seducente ma, di contro, anche molto inquieta e suggestionabile.
Viola come l’ametista, i mantelli dei maghi nelle fiabe, le delicate viole del pensiero e i frutti ricchi di vitamine. Il viola nasce dall’unione tra l’aggressività del rosso e la tenerezza del blu e il nome deriva dal fiore omonimo di cui descrive il colore. E’ il colore della magia e del mistero, ma anche dell’identificazione, intesa come fusione mistica di sentimenti che avvera le speranze.
Nella storia, in particolare in periodo preromano, i popoli del centro Italia identificavano con il colore viola le carestie e portava alla cerimonia del Ver Sacrum, dal latino “primavera sacra”. Si tratta di una ricorrenza rituale, rievocata in caso di momenti difficili: venivano offerti agli Dei i primogeniti nati da marzo a giugno. Il sacrificio vero e proprio riguardava gli aminali del villaggio, mentre i bambini, una volta adolescenti venivano spinti a migrare per formare nuove comunità, ispirate dalla protezione divina, sotto la guida di un totem o animale guida: ad esempio, il picchio verde è tuttora lo stemma delle Marche e deriva da questa tradizione. Successivamente i romani e i cristiani iniziarono a utilizzare il viola per identificare dei periodi di cambiamento o rinnovo, ad esempio per i paramenti liturgici dell’Avvento o della Quaresima. Nel Medioevo, però, durante la Quaresima, in città erano vietate le rappresentazioni e gli spettacoli pubblici, di conseguenza, per le compagnie teatrali e per chi viveva facendo l’attore era difficile guadagnarsi il pane. In ricordo di questi disagi, tuttora il viola è un colore off-limit per teatri e spettacoli televisivi.
Chi indossa il colore viola, denota dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza. Il carattere è un po’ difficile con tendenze opposte e inconciliabili. Ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione. E’ molto disponibile e comunicativo, possiede grande umanità, coltiva interessi ad alto livello, è colto e sensibile, desidera aiutare gli altri in modo significativo, ha inclinazione per l’occulto, il magico e l’arcano, inoltre ha buon gusto e cura molto il suo aspetto fisico, è un raffinato cultore della bellezza e dell’arte.
Si può utilizzare l’energia del viola per favorire la connessione con la propria parte spirituale, con il sè superiore. Il viola purifica i pensieri, favorisce l’ispirazione, sviluppa i talenti e la creatività. Utile anche quando si ha perso il senso della propria esistenza, lo scopo per cui vivere. In cromoterapia ha diversi effetti sull’organismo: stimola la produzione di globuli bianchi, la milza, lo sviluppo osteo-scheletrico, ottimizza anche il rapporto sodio-potassio e combatte i disturbi della vescica e dei reni. E’ utile contro sciatalgie e nevralgie, è attivo contro eczemi, psoriasi e acne. Depurativo del sangue, rallenta l’attività cardiaca e favorisce la microcircolazione cerebrale, per questo motivo viene utilizzato per contrastare la calvizia, cellulite, infezioni, vene varicose e modera l’appetito.
Si può utilizzare l’energia del viola per favorire la connessione con la propria parte spirituale, con il sè superiore. Il viola purifica i pensieri e favorisce l’ispirazione. Energia di tipo “freddo”; il colore usato negli abiti talari. Nascendo dalla mescolanza di rosso (amore) e blu (saggezza) è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia. E’ il colore della spiritualità, ma anche della fascinazione erotica, indica l’unione degli opposti, la suggestionabilità. Il viola rappresenta spesso ricchezza, giustizia e passività. E’ il raggio con le maggiori proprietà energetiche dello spettro visibile: nello spettro, il viola si pone dietro il blu. In natura, le sue diverse sfumature sono delle mescolanze di rosso e blu, perciò anche nel simbolismo occulto, è da considerare in questo colore, la presenza del rosso, colore del fuoco e della vita e quella del blu: l’aria e il cielo. Oggi, come nell’antichità, il viola rappresenta la transizione tra la vita e l’immortalità. E’ la spiritualità velata da una sfumatura di tristezza o di malinconia, che implica il ricordo delle cose terrene. La violetta è il fiore della modestia, dove il rosso dell’ IO è combattuto dal blu della saggezza.
Il viola è un colore attinico, che emana, cioè, delle radiazioni elettromagnetiche dotate di particolare azione fotochimica. Penetrante che, particolamente in magia, dà “poteri superiori”: se il viola è il colore degli esorcisti, è anche quello dei veri maghi. Le tonalità più chiare esprimono sensualità, le più scure spiritualità; è eccellente per la meditazione profonda, dunque per liberare la mente da ogni attività e per ottenere una migliore visione interiore di sè. Il viola è il colore di Nettuno e dei Pesci ed è uno dei colori di Giove e del Sagittario. E’ il colore del settimo chakra Sahasrara ed è localizzato al vertice del capo. Le sue funzioni sono la comprensione e la trascendenza e la qualità che sviluppa è la volontà spirituale. Gli organi che lo riguardano sono la ghiandola pituitaria e il sistema nervoso centrale.